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Annaffiare le piante? Sì, ma senza sprecare acqua!
Inutile girarci intorno: non possiamo più permetterci di considerare l’acqua una risorsa certa e scontata. Anche una pratica tanto utile come annaffiare le piante deve essere limitata al minimo necessario.
Un verde senza sprechi di blu deve diventare la nuova normalità in questo mondo sempre più caldo. Come fare? Ecco i nostri suggerimenti!
5 consigli per annaffiare le piante senza sprechi di acqua
Annaffiare le piante? Sì, ma senza sprecare acqua. Ecco le nostre buone pratiche per un giardinaggio rispettoso dell’ambiente in tempo di siccità.
1. Recupera l’acqua piovana
Basterà predisporre all’aperto qualche barile da recupero, oppure dei secchielli o bacinelle, per creare il tuo personale serbatoio d’acqua. Rimarrai senza parole da quanta acqua riuscirai a recuperare anche solo durante uno dei tipici acquazzoni estivi.
2. Dalla pentola al tuo orto
In cucina utilizziamo grandi quantità d’acqua: la impieghiamo per cucinare, per sciacquare frutta e verdura, per lavare le stoviglie o pulire le superfici. Parte di quest’acqua può essere però facilmente recuperata, per poi annaffiare le piante. Ovviamente, non tutti sono adatti alle nostre coltivazioni. Per esempio, l’acqua utilizzata insieme a detersivi o disinfettanti non può trovare una seconda vita in giardino, così occorre far attenzione a sale, spezie e amido.
3. Un bagno di sostenibilità
Capita anche a te di far scorrere l’acqua prima di lavarti, nell’attesa che arrivi alla giusta temperatura? A seconda dei tempi, per ogni doccia si potrebbero recuperare dai 3 ai 10 litri d’acqua. Posiziona un secchio sotto al flusso dell’erogatore, raccogliendo così l’acqua fredda che andrebbe sprecata, in attesa sgorghi quella calda. Stesso concetto vale per il lavandino quando ti lavi i denti o per la vasca da bagno.
4. Impara a osservare le piante prima di annaffiare
La pianta mostra sempre i primi segni della sete, a cominciare dal turgore delle foglie. Un metodo infallibile per evitare sprechi consiste nell’infilare un dito nella terra. Se percepisci una sensazione di fresco e umido puoi ancora aspettare; se il dito torna fuori asciutto e pulito, invece, è ora di bagnare. Una regola da adottare anche in casa, tenendo conto che le specie d’appartamento muoiono più spesso per la troppa acqua che per la sua mancanza.
5. Le ore migliori per annaffiare
In estate le ore migliori per annaffiare sono quelle serali o notturne, perché la pianta non subisce uno choc termico e soprattutto perché, innaffiando senza il sole, si riduce di molto l’evaporazione. Un’altra tecnica fondamentale per risparmiare acqua evitando alla terra di asciugare in fretta è la pacciamatura e consiste nel coprire il terreno per proteggerlo dal sole, per esempio con della paglia oppure con delle piante tappezzanti.
Cosa aspetti, prova subito i nostri suggerimenti e facci sapere come è andata nei commenti della nostra pagina Facebook Detersivi Green Emotion.