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Mangiare meno carne può salvaguardare l’ambiente?

Amici carnivori, la dura realtà è questa: ridurre il consumo di carne può davvero contribuire a migliorare il clima e a salvare il pianeta. Abbiamo parlato tanto, negli scorsi articoli, della plastica e di come influisca negativamente sull’impatto ambientale, ma purtroppo anche la questione della carne non è da meno per emissioni inquinanti, consumo di acqua e deforestazione.

Qui sotto i 5 punti su cui essere informati per fare la differenza e tutelare il nostro pianeta.

Carne e ambiente: 5 cose da sapere per aiutare il pianeta

Potete difendere il pianeta anche seduti comodamente a tavola. Ci sono tanti diversi motivi per cui dovremmo iniziare a pensare di mangiare carne in modo sostenibile. Vediamoli insieme:

1.     Deforestazione

Innanzitutto, l’agricoltura necessaria alla produzione del cibo per animali da macello (principalmente soia) è responsabile della scomparsa del 91% della foresta vergine dell’Amazzonia. La questione riguarda da vicino anche l’Italia: ogni anno, infatti, importiamo circa 1,3 milioni di tonnellate di soia proprio per dare da mangiare agli animali.

2.     Tantissime risorse per poche calorie

La carne e i latticini offrono infatti solo il 18% delle calorie del nostro fabbisogno, ma utilizzano in compenso l’83% di terreni agricoli, producendo il 60% delle emissioni di gas serra dell’agricoltura, più di tutti i trasporti, comprese navi, Tir e aerei. Questo comporta l’aumento della temperatura, così come l’estinzione di milioni di specie di animali, la progressiva scomparsa di specie vegetali utili (vigne, caffè, cacao) e di insetti impollinatori come le api.

3.     Spreco di acqua

Sapete che per produrre un hamburger occorrono circa 3.000 litri d’acqua? I dati della Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition confermano che per ottenere un chilogrammo di carne bovina si consumano 19.525 litri di acqua, mentre per un chilogrammo di ortaggi di stagione ne bastano 335 litri.

4.     Nella vecchia fattoria…

Le immagini della “fattoria felice” sono sempre più rare nella realtà. Il 72% degli animali allevati in Europa proviene da aziende intensive di grandi dimensioni. In molti casi, si tratta di stabilimenti dove gli animali probabilmente non vedranno mai la luce del sole, non potranno mai vivere liberi o accudire i propri piccoli. Solo una riduzione del consumo di carne permetterebbe modelli di produzione più ecologici e attenti al benessere animale.

5.     La carne inquina anche il mare

L’allevamento intensivo per produrre carne porta le deiezioni degli animali alle falde e ai mari, generando zone marine tecnicamente morte in cui non può esistere vita per mancanza di ossigeno. Aree, che invece di ridursi sono sempre più ampie, nonostante sia possibile invertire la rotta e ripulirle.

L’impegno che noi di Green Emotion vogliamo darci è, senza estremismi, raggiungere anche solo dei piccoli obiettivi di miglioramento di volta in volta sulla base dei nostri limiti ed esigenze personali: insieme potremmo fare davvero un’enorme differenza.

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