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Come sta il Mar Mediterraneo? Pieno di microplastiche!

Come sta il Mar Mediterraneo? Pieno di microplastiche!

In occasione della Giornata del Mar Mediterraneo, l’8 luglio, ce lo siamo chiesti: come sta il Mar Mediterraneo? La risposta: il nostro mare non gode di ottima salute, così come gli ecosistemi che lo popolano.

Per la sua ricchezza, la sua vastità e varietà di risorse si è sempre pensato che fosse una riserva infinita, che qualsiasi cosa ci si buttasse dentro, il Mar Mediterraneo fosse in grado di farla scomparire. Niente di più sbagliato. Quali sono i problemi principali e le soluzioni da mettere in atto? Scopriamolo subito!

Mar Mediterraneo peggio degli oceani: i problemi da risolvere

Il Mar Mediterraneo è pieno di plastica. È talmente inquinato da aver superato persino le cosiddette “isole spazzatura” del Pacifico e dell’Atlantico. Ma quali sono le cause di questa situazione?

  • Versamento di sostanze tossiche. Questo tipo di inquinamento deriva dal continuo rilascio di sostanze tossiche – causato, per esempio, dagli incidenti di petroliere o dall’inadeguatezza degli impianti fognari nei singoli comuni.
  • Pesca dissennata. Oggi l’80% delle specie pescate sono sovra sfruttate, tuttavia si continua a pescare in modo non sostenibile e spesso con mezzi illegali.
  • Erosione delle coste. La Posidonia oceanica, pianta del Mar Mediterraneo che proteggeva la costa è quasi scomparsa del tutto. Mettiamoci poi la distruzione sempre più repentina della barriera corallina e il fenomeno della tropicalizzazione delle acque.
  • Tonnellate di plastica. Gravissima è poi la presenza di milioni di tonnellate di rifiuti macro e microplastici che, oltre a danneggiare l’ambiente, uccidono gli animali che li ingeriscono.

Mar Mediterraneo: cosa possiamo fare?

L’unione fa la forza, ogni piccolo gesto è importante. Partiamo quindi da cose semplici:

  • Responsabilità. Quando siete in spiaggia al mare, riducendo al minimo il vostro impatto. Non lasciate rifiuti in giro, non scaricate sostanze inquinanti e combustibili, riducete l’uso di acqua dolce.
  • Servizi sostenibili. Scegliete con attenzione attività e servizi, preferendo operatori (ristoranti, hotel, noleggi barche) che abbiano a cuore pratiche sostenibili che non danneggiano il mare.
  • Che pesce mangiate? Occhio anche al pesce che ordinate o acquistate: evitate specie minacciate, come il pescespada o il tonno rosso, ma anche i pesci pescati con metodi non sostenibili.

Green Emotion è insieme a voi per creare un’onda di sostenibilità sempre più grande e aumentare la sensibilità di tutti verso tematiche importantissime per il nostro futuro, come il riciclo e l’abbandono della plastica, prima fonte di inquinamento dell’ambiente marittimo. Ci impegniamo tutti insieme?

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